Ringraziamo i nonni. Ancora una volta.
Perché la nonna prepara gli gnocchi a mano, con le patate bollite, quelle vere…mica li compra.
Perché il nonno riconosce i funghi buoni da quelli cattivi e, mentre cammina per i boschi, racconta dei suoi tanti viaggi per mare.
Perché i nonni hanno sempre una storia da raccontare, una di quelle che ci aiuta a capire quello che sta succedendo, ora.
Perché hanno pazienza, quella che ha visto, toccato e sa e, per questo, sa ascoltare e anche aspettare.
Perché nel loro abbraccio ci stiamo noi e i nostri genitori e tutti i nostri errori e tutte le nostre bellezze, le incomprensioni e le vicinanze, in pace e silenzio perfetti.
Perché è importante conoscere il prima per scegliere il dopo.
Perché quando litighiamo, dannatamente litighiamo, dentro a un cortile senza più comprendere il mondo che ci circonda, il loro esempio ci fa alzare lo sguardo e brucia più di qualsiasi rimprovero.
Perché, ancora una volta, ci hanno salvato loro.
Saremo in grado di salvare i nostri nipoti o, meglio ancora, di insegnargli a salvarsi da soli?
Foto di Susanne Pälmer da Pixabay
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